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Distanze

 

Poiché l’EDM è influenzato dalle condizioni meteorologiche, la norma richiede di misurare temperatura e pressione dell'aria (e loro variazioni significative durante l’esecuzione della prova); tali dati devono poi essere inseriti correttamente nei settaggi della strumentazione in modo che le misure risultino già corrette da tali effetti. Inoltre, la norma suggerisce di prediligere le prime ore della giornata, la copertura nuvolosa e l’assenza di vento, al fine di ottenere misure migliori. Tuttavia lo spirito della norma ISO è quello di verificare la strumentazione in condizioni che corrispondano il più possibile a quelle previste per la campagna di misura che si intende effettuare.

Laprova semplificata consiste nel posizionare il teodolite sul pilastrino S1 e nel collimare 4 prismi (B4, B5, B6 e B7 in figura) fissati in modo permanente lungo gli argini del torrente Secca in modo tale da coprire le distanze che vengono osservate nell’usuale utilizzo di tale strumentazione (20 – 250 m). Ogni distanza deve essere misurata 3 volte.

I prismi sono dotati di costante assoluta pari a 0 (zero). Però, se collimati con strumentazione Leica o GeoMax, occorre inserire la costante leica 34.4 mm.

La verifica della precisione dei distanziometri elettronici nella modalità semplificata prevede il confronto con misure campione realizzate con strumentazioni di precisione maggiore rispetto a quelle da verificarsi. Tali distanze campione sono state definite in una campagna di misure di riferimento che è stata effettuata in collaborazione con le ditte Leica Geosystems e Topcon-Sokkia.

In caso di verifica negativa della prova semplificata, potrà essere effettuata una verifica della presenza dell’errore sistematico di “zero-point correction”. Posizionando due treppiedi sopra i chiodi C7 e C8, infissi in modo da essere allineati con il pilastrino S1 lungo una linea retta di circa 50 metri, la norma richiede di misurare le distanze (S1,C7), (C7,C8) e (S1,C8) utilizzando la tecnica del centramento forzato. L’eventuale errore di “zero-point correction” risulta pari a (S1,C8) – (S1,C7) – (C7,C8).

Per la realizzazione della procedura completa sono stati posizionati lungo una retta di circa 300 metri 6 chiodi (C1-C6 in figura) allineati tra di loro e con la piastra P1 con distanze parziali multiple di (C1,P1)/63. Le 21 distanze possibili tra i 7 punti devono essere misurate in un'unica giornata posizionando su ogni chiodo un treppiede con basetta per operare in modalità di centramento forzato. Per l’elaborazione delle misure la norma richiede l’applicazione del criterio di stima ai Minimi Quadrati e dei test statistici.


 

Scarica le istruzioni e libretto di campagna relativi alla prova semplificata.

Scarica le istruzioni e libretto di campagna relativi alla prova "zero-point correction".

Scarica le istruzioni e libretto di campagna relativi alla prova completa.


 

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